Perché esiste la morte?

È una domanda che ci assilla fin dal primo momento che ne scopriamo l’esistenza.

L’animo di un bambino non ci pensa e forse non sa che si nasce per poi morire.

Poi inizia a capirlo ma a scuola gli insegnano che ogni essere vivente (pianta, animale, persona) nasce, CRESCE, si riproduce, invecchia e POI muore. Allora il bambino si consola, pensa che ci sarà tempo per morire se prima deve invecchiare. Così scaccia il pensiero e crede di poterlo rimandare ad una data lontanissima. Invece succede che inizia a scontrarsi con una realtà ben diversa! Si muore a qualsiasi età e per qualsiasi motivo, anche per una stupida caduta, un incidente, una malattia… Succede che tanti bambini e tanti giovani muoiono e le malattie sono la causa più diffusa!

È già tanto dura la realtà e tanto è il dolore che si prova per affrontarla… Accettarla, poi, è quasi impossibile se non proprio impossibile!

Perché? Perché dover soffrire fisicamente e psicologicamente aspettando la morte?

Testimonianza personale

Perché dover lasciare i propri figli, i propri cari, perché?

Si ha sempre paura di questo argomento e si tende a scacciarne il pensiero continuando a svolgere le proprie cose… ma poi quando la malattia ti sceglie e ti chiama, ti dice di fermarti! Ormai c’è lei e tutto dipende da lei, tu dipendi da lei!  È allora che ti senti più impotente che mai… provi ad affrontarla, ad accettarla con pazienza sperando che si comporti bene e che ti faccia qualche sconto, ma lei è subdola… e… fa quello che vuole, senza anticiparti niente né prepararti.

Chi vivrà vedrà… una sensazione indescrivibile che oltre a farti sentire terribilmente spaventata, spesso ti insegna… è vero, si impara tantissimo da eventi brutti e difficili, e di certo si tratta di insegnamenti che restano indelebili come un marchio sulla pelle… ma è tanto triste guardare in faccia la realtà, quella vera, il vero senso della vita… quale è il senso della vita? essere la causa della sofferenza dei propri figli?

Se io muoio provocherò loro tanta sofferenza e io non sarò accanto a loro per consolarli e sostenerli… Perché?

L’ amore di Dio, la fede… perché rischia di abbandonarmi?

Il primo miracolo che Dio mi ha concesso io l’ho visto! So che mi ha salvato la vita, ma forse era per iniziare a preparare la mia famiglia alla mia prematura morte. Io dubito che riuscirò a superare davvero la malattia, ma poi quando i miei figli mi guardano, io ci voglio credere! E quando il volto di mio marito appare sereno, io mi chiedo: “Ma sto esagerando”?… “Forse ce la farò davvero”?

Dio non mi abbandonare, dammi la forza, infondimi la fede, fammi sperare di farcela!

In momenti in cui credi di vedere solo la morte davanti al tuo cospetto, queste sono le frasi che pronunci, anche ad alta voce, perché cerchi di aggrapparti con tutte le tue forze a qualcuno che possa alleviare ogni tua paura.

Quando vedi risorgere il sole e senti che forse ce la potrai davvero fare, la speranza di una nuova vita si riaccende, ma non puoi fare a meno di pensare ogni giorno a quanti stanno attraversando ciò che anche tu hai attraversato, a quanti bambini patiscono le sofferenze di una malattia che spesso, nonostante tutti gli sforzi e le cure, non ti conduce dove vorresti.

Non posso fare a meno di pensare alle tante persone conosciute durante il mio percorso, in special modo a chi purtroppo mi ha lasciato lungo la strada, generando in me un’infinita tristezza e una inevitabile immedesimazione sull’accaduto.  Troppe vite spezzate, troppi sogni infranti, troppi dolori incolmabili a cui non si può fare a meno di pensare.

La ricerca sta davvero facendo grandi passi avanti e, per fortuna, molte persone riescono a superare questi enormi traumi, ma io non smetterò mai di chiedermi “perché”?… Perché tante vittime, perché tanti eventi che portano sempre più spesso a morti premature?…

Se vi è piaciuta la mia testimonianza, con l’auspicio di non avervi trasmesso pessimismo bensì una sana lettura della realtà, scrivetemi nei commenti cosa ne pensate.

Grazie

 

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